Il perdono d’Assisi

IL PERDONO D'ASSISI

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Basilica San Francesco - Assisi

IL PERDONO D‘ASSISI:

La "porta aperta" alla grazia anche in tempo di pandemia

Il 2 agosto di ogni anno Assisi diventa una sorta di capitale mondiale della misericordia. E la Porziuncola, la minuscola chiesa nella basilica di Santa Maria degli Angeli, diventa una “porta santa sempre aperta”. Apertura verso il paradiso dove risuonano le parole di san Francesco: “Fratelli, io vi voglio mandare tutti in paradiso e vi annuncio una grazia che ho ottenuto dalla bocca del Sommo Pontefice”. Quella grazia è l’indulgenza plenaria del perdono concessa otto secoli fa, nel 1216, da Onorio III al Poverello. (Gualtiero Bassetti, © L'Osservatore Romano 3 agosto 2016)

Il perdono di Assisi, ci esorta a cercare la vita eterna. E ci invita a mostrare al mondo il vero volto di Dio: misericordioso, compassionevole, creatore e padre di tutti gli uomini. (© L'Osservatore Romano 3 agosto 2016)

Un perdono che continua a “generare Paradiso”: così Papa Francesco, nella visita di 4 anni fa ad Assisi, aveva parlato della grazia che il fraticello di Assisi aveva chiesto per tutti, per un mondo, aveva spiegato il Pontefice, che ancora oggi ha bisogno di misericordia, e perché si possa essere suoi strumenti e “segni di perdono” (Benedetta Capelli – Vatican News, Città del Vaticano, 31.07.2020)

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San Francesco D'Assisi

LA STORIA:

COME SAN FRANCESCO CHIESE ED OTTENNE L'INDULGENZA DEL PERDONO

Una notte dell'anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore!

Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: "Signore, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe". "Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza".

E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indulgenza?". Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni, ma anime". E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo chiamò: "Come, non vuoi nessun documento?". E Francesco: "Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento: questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni".

E qualche giorno più tardi, insieme ai Vescovi dell'Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".

Per l'indulgenze:

Secondo il Manuale delle indulgenze della Chiesa cattolica, per ottenere l'indulgenza plenaria un fedele, completamente distaccato dal peccato anche veniale, deve: confessarsi, per ottenere il perdono dei peccati; fare la comunione eucaristica, per essere spiritualmente unito a Cristo; pregare secondo le intenzioni del Papa, per rafforzare il legame con la Chiesa, recitando almeno Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre; recitare il Credo e il Padre nostro; visitare una chiesa o oratorio francescano o, in alternativa, una qualsiasi chiesa parrocchiale.

Preghiera per il perdono d'Assisi

(Grazie a San Francesco, dalle 12 del 1 agosto alla mezzanotte del 2, si può ricevere l'Indulgenza)

Signore mio Gesù Cristo, vi adoro presente nel Santissimo Sacramento e,
pentito delle mie colpe, vi prego di concedermi la santa Indulgenza
del Perdono di Assisi, che applico a beneficio dell'anima mia
ed a suffragio delle anime sante del Purgatorio.
Vi prego secondo l'intenzione del Sommo Pontefice per l'esaltazione
della Santa Chiesa e per la conversione dei poveri peccatori. Amen

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre ...