Se oggi avessimo l’opportunità di entrare nel sepolcro come fecero Pietro e Giovanni, troveremmo esattamente quello che trovarono loro: nulla! (Gv 20, 3-8); ‘non è qui, è risorto!’ (Mt 28, 6). Non cercare tra i morti Colui che è vivo, perché è Risorto. La Chiesa e il mondo intero sono in festa perché la nostra salvezza è stata realizzata e la nostra fede confermata. Se Gesù non fosse risorto dai morti, vana sarebbe la nostra fede (1Cor 15, 17).
La storia del Venerdì Santo sembrava il trionfo della falsità sulla verità, dell’ingiustizia sulla giustizia, del male sul bene. Se questa fosse stata la conclusione della storia, sarebbe stata una brutta storia, una tragedia. Fortunatamente, la morte non è la fine. C’è un’altra fase, la fase più importante. Ed è proprio questa fase cruciale della Sua missione che celebriamo in questo periodo – la Sua Risurrezione, nella piena gloria e maestà.
La Sua assenza dalla tomba, testimone della risurrezione, dimostra anche che la morte può essere sconfitta. Non c’è stato e non ci sarà mai nella storia un altro Dio così potente da trasformare una tomba in un altare, una croce in un albero fiorito, una notte oscura in una splendida mattinata di luce. La vittoria di Gesù è anche la nostra, perché in Lui siamo più che vincitori (cfr. Rom 8,37). Un giorno, come Lui è stato glorificato, anche noi risorgeremo e regneremo con Lui.
Don Charles Unaeze (il parroco)
È risorto! Alleluia!!
A tutta la comunità
una Pasqua piena di gioia, pace e speranza, celebrando la risurrezione di Cristo.
Che questo tempo di rinascita
porti consolazione e benedizioni a ognuno di voi.
Buona Pasqua!
Don Charles Unaeze, e il Consiglio Pastorale